Page 100 - Influenza Report
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100 Patogenesi e Immunologia
e neuraminidase, possono indurre la febbre. Componenti individuali di virioni,
tuttavia, si mostrarono non pirogenici, il che potrebbe spiegare il motivo per cui
vaccini che consistono di virus intero possono produrre sintomi simili all'influenza,
mentre vaccini costituiti da subunita' no (Brydon 2005).
Sintomi respiratori
Sintomi comuni nell'influenza sono: iperreattivita' del sistema bronchiale (Utell
1980, Little 1978), ostruzione delle piccole vie respiratorie (Hall 1976) e limitata
capacita' di diffusione (Horner 1973). Iperreattivita' e ostruzione bronchiale
possono persistere per un lungo periodo, specialmente nella malattia allergica, e
possono' risultare dal profilo pro-infiammatorio delle citochine che interferisce con
l'abilita' ad indurre tolleranza agli allergeni presenti nell'areosol (Tsitoura 2000).
Nell'influenza umana l'infiammazione grave degli alveoli, che si presenta come
polmonite virale primaria, e' rara. Normalmente si presenta con infiammazione
estesa nei tratti superiori ed inferiori del sistema respiratorio, risulta nella perdita di
cellule ciliate e porta a membrane ialine iperemiche o emorragiche e ad infiltrati di
neutrofili e cellule mononucleari (Yeldandi & Colby 1994).
Contrariamente alla polmonite virale primaria, nell'influenza umana e' comune la
superinfezione batterica che causa grave morbidita' e mortalita' prevalentemente in
giovani adulti. Numerosi fattori sono stati identificati che possono spiegare il
maggior rischio di infezione batterica del sistema respiratorio ed includono il danno
alle cellule colonnari epiteliali con conseguente distruzione della barriera cellulare
epiteliale (Mori 1995), inferiore eliminazione da parte del sistema mucociliare
(Levandovsi 1985), aumentata aderenza batterica (McCullers 2002), e alterazione
funzionale dei neutrofili (Abramson 1986, Cassidy 1988).
Effetti citopatici
L'influenza umana porta a complessi effetti citopatici, prevalentemente nelle cellule
colonnari epiteliali del tratto respiratorio, che risultano in malattia acuta dei
polmoni e delle vie respiratorie. L'infezione e la replicazione del virus dell'influenza
nel sistema respiratorio porta a danno cellulare indotto dalla riduzione della sintesi
proteica nella cellula ospite (Katze 1986, Sanz-Esquerro 1995) e apoptosi (Wiley
2001a). Quest'ultima, nota anche come morte cellulare programmata, consiste in
una serie di eventi cellulari ben definiti che risulta in un'efficiente rimozione della
cellula e del suo contenuto. L'apoptosi puo' essere iniziata da diversi meccanismi ed
e' caratterizzata da numerosi cambi morfologici che includono la distruzione del
citoscheletro, la condensazione del citoplasma e della cromatina, perdita delle
funzioni mitocondriali, frammentazione del DNA, e infine la formazione di piccole
particelle circondate da membrana note come corpi apoptotici, che vengono
eliminati da cellule fagocitiche come i macrofagi e le cellule dendritiche .
L'apoptosi indotta dal virus dell'influenza e' mediata sia da meccanismi Fas-
dipendenti sia da segnali Fas- indipendenti, come la formazione di complessi
FADD/caspasi-8 indotti da protein chinasi R (PKR) che incomincia una cascata
della caspasi. La PKR e' un componente chiave nella regolazione di molte sequenze
metaboliche relative all'apoptosi ed e' essa stessa indotta da IFN ed attivata da
dsDNA (Brydon 2005). Come terza via che porta ad apoptosi, l'influenza attiva il
fattore di crescita trasformatore (TGF)-β via neuraminidasi virale. NA puo' attivare
TGF-β latente sulla superficie cellulare mediante la facilitazione della scissione di