Page 149 - Influenza Report
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L'efficienza, usualmente definita come prevenzione della malattia,
e' generalmente leggernente piu' bassa, con una variazione tra il
70 e il 90% in bambini e adulti sani di eta' inferiore ai 65 anni. In
adulti di eta' superiore ai 65 anni, viene riscontrato il tasso
inferiore di 30-40%. Tuttavia, il vaccino e' effettivo per il 20-80%
nel prevenire i decessi da influenza in persone di eta' superiore ai
65 anni, con il rischio di mortalita' ridotto ogni anno con la
rivaccinazione piu' che con vaccinazione singola (Govaert 1994,
Gross 1995, Nichol 1994, Partriarca 1985, Voordouw 2004). Uno
studio in pazienti con precedente infarto miocardico (MI) ha
dimostrato una riduzione del rischio di decesso nell'anno (6% nel
gruppo vaccinato, 13% nel gruppo di controllo) cosi' come nella
combinazione di decesso, MI ripetuta, o riospitalizzazione (22%
contro 37%) possibilmente a causa di un effetto non stpecifico di
responsivita' immunitaria. Sono pianificati studi ulteriori per
valutare l'impatto della vaccinazione antinfluenzale in sindromi
coronariche acute.
La vaccinazione antinfluenzale del personale sanitario e di coloro
che si occupano dei malati ha anche l'effetto di ridurre
l'esposizione all'influenza di popolazioni vulnerabili.
Sono stati eseguiti studi sull'efficienza in termine di costi e
benefici per la salute in numerose popolazioni di persone sane
(Bridges 2000, Langley 2004, Monto 2000, Wilde 1999). Questi
suggeriscono che, mentre la salute individuale trae beneficio dalla
vaccinazione, cosi' come si riducono i giorni di assenza dal posto
di lavoro, la vaccinazione di adulti sani impiegati non fornisce
necessariamente un risparmio nei costi in confronto a perdita di
produttivita' e giorni lavorativi persi a causa di malattia. E'
raccomandata la vaccinazione del personale sanitario, non solo
per il beneficio per la salute e la riduzione di giorni di assenza dal
posto di lavoro, ma perche' si crede che gli impiegati ospedalieri
hanno la tendenza a presentarsi al lavoro anche quando sono
vittime di malattia febbrile acuta. Studi eseguiti in precedenza
hanno mostrato che la vaccinazione del personale sanitario riduce
le infezioni influenzali acquisite in case di riposo ed in ospedale
(Pachuki 1989, Potter 1997).
Effetti collaterali
La sindrome Guillain-Barre' e' considerata come l'effetto
collaterale piu' pericoloso dei vaccini influenzali, oltre alle
manifestazioni di allergie alle componenti dell'uovo. E', tuttavia,
rara: il tasso riportato annualmente e' diminuito da un alto 0.17 in
100,000 vaccini nel 1993-1994 a 0.04 nel 2003-2004 (Haber
2005).