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                           croniche dell’apparato respiratorio e cardiopatie, e persone immunocompromesse a
                           causa di malattia o di terapia concomitante. Oltretutto si raccomanda che tutto il
                           personale medico e paramedico sia vaccinato annualmente contro l’influenza (CDC
                           2006b).. L’incidenza della vaccinazione contro l’influenza dipende da un numero di
                           variabili che includono la raccomandazione del medico curante e la copertura
                           offerta dai media (Ma 2006).
                           In adulti di sana costituzione che sono stati esposti al virus, l’efficacia del vaccino
                           dopo una dose puo’ raggiungere l’80-100%, mentre in adulti che non sono mai stati
                           esposti (coloro che ricevono l’immunizzazione contro l’influenza per la prima
                           volta), e’ possibile raggiungere lo stesso grado di efficacia dopo due dosi. In
                           individui che soffrono a causa di malattie concomitanti (HIV, infezione, cancro,
                           trasplanto renale), l’efficacia e’ minore (Korsman 2006);  tuttavia la protezione
                           dipende fondamentalmente dalla persona vaccinata e dalla concordanza del vaccino
                           con il virus circolante (Wong 2005).
                           L’efficacia e l’effettivita’ dei vaccini contro l’influenza in individui di eta’ uguale o
                           superiore ai 65 anni e’ stata analizzata di recente. Vaccini ad altamente concordanti
                           con il virus circolante sono in grado di prevenire ospitalizzazione, polmonite,
                           malattie respiratorie, cardiopatie, e decesso. L’effettivita’ negli anziani e’ maggiore
                           per individui che vivono in casa di riposo in confronto a coloro che vivono
                           all’interno della comunita’ (Jefferson 2005). Il vaccino inattivato riduce
                           complicazioni in pazienti con malattie croniche ostruttive dell’apparato respiratorio
                           (Poole 2006). I vaccini contro l’influenza sono efficaci in bambini di eta’ superiore
                           ai due anni, ma pochi dati sono disponibili per bambini di eta’ inferiore ai due anni
                           (Smith 2006). Spray nasali di vaccino vivo sembrano migliori nel prevenire
                           l’influenza in confronto a vaccini inattivati.


                           Farmaci antivirali
                           In certe popolazioni, i farmaci antivirali possono rivelarsi un’opzione utile per
                           coloro che non sono protetti dalla vaccinazione. Bisogna sottolineare, tuttavia, che
                           l’uso profilattico di farmaci antivirali non e’ mai un sostitutivo della vaccinazione
                           annuale consigliata dai servizi per la salute nazionali.
                           I candidati per l’uso profilattico a breve durata dei farmaci antivirali sono pazienti
                           ad alto rischio che vengono vaccinati solamente dopo l'inizio di un’epidemia, cosi’
                           come i contatti ad alto rischio di un individuo con influenza. In certi casi, la
                           profilassi potrebbe venire consigliata quando un’epidemia e’ causata da un ceppo
                           che non e’ rappresentato nel vaccino. Per ulteriori dettagli vedere Hoffmann 2006b.
                           Delle due classi di antivirali a disposizione, gli adamantani (amantadina,
                           rimantadina) sono stati sottoposti rcentemente ad intensa discussione dal
                           momento che e’ stato notato che la prevalenza globale di virus resistenti agli
                           adamantani e’ aumentata in maniera significativa: dallo 0.4% nel 1994-1995 al 12%
                           nel 2003-2004 (Bright 2005). E’ possibile che l’aumento della resistenza in Cina sia
                           dovuto ad un aumento dell’uso di adamantina venduta come medicinale da banco
                           avvenuto in seguito all’emergenza della sindrome acuta respiratoria severa (SARS)
                           (Hayden 2006). Negli Stati Uniti, 109/120 (91%) dei virus A dell’influenza (H3N2)
                           isolati durante la stagione 2005-06 fino al 12 gennaio 2006, contenevano un cambio
                           in un amminoacido in posizione 31 della proteina M2, che conferisce resistenza a
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