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70 Influenza Aviaria
posti da questo virus. In modo qusi eretico, in uno dei fori di discussione presenti su
internet, e' stato proposto che se il dieci per cento della somma di denaro prevista
per lo sviluppo di un vaccino umano H5-specifico venisse investito per eradicare
l'H5N1 nel pollame, si avrebbe maggior effetto nella protezione della popolazione
umana da un'epidemia da H5N1 rispetto alla stessa vaccinazione umana.
Fin dal suo primo isolamento negli esseri umani nel 1997,H5N1 non e' stato in
grado di compiere questo ultimo passo verso la pandemia in ospiti umani. Studi
recenti, tuttavia, suggeriscono che, durante gli anni, la virulenza di H5N1 nei
mammiferi e' aumentata cosi' come la gamma dei possibili ospiti:
H5N1 isolato da anatre domestiche apparentemente in buona salute in Cina dal
1999 al 2002, e in Vietnam dal 2003 sono diventati progressivamente piu'
patogenici nei mammiferi (Chen 2004).
H5N1 ha ingrandito la gamma degli ospiti e specie di mammiferi (gatti, tigri)
che in precedentza erano considerati resistenti all'infezione da virus aviari
dell'influenza sono suscettibili a infezione naturale e possono morire a causa
dell'infezione (http://www.who.int/csr/don/2004_02_20/en/index.html).
In ogni caso non bisogna ignorare che mentre si osserva cosi' attentamente la
situazione in Asia in relazione ad H5N1, altri virus dell'influenza con potenziale
pandemico possibilmente maggiore potrebbero emergere o potrebbero gia' essere
emersi. Per esempio, ceppi del sottotipo H9N2 che non era presente in Asia prima
degli anni 80 non e' solo ampiamente distribuito nella popolazione di pollame
asiatico, ma e' passato efficientemente in popolazioni di suini nel sud est e nell'est
della Cina (Shortridge 1992, Peiris 2001, Xu 2004). Il recettore per questi virus ha
mostrato specificita' simili a quelle dei virus adattati agli umani (Shortridge 1992,
Peiris 2001, Xu 2004). Questi virus H9 hanno un'ampia gamma di ospiti, sono
geneticamente variabili e possono infettare direttamente gli esseri umani. Il ceppo
H9N2, che fu responsabile per l'infezione di esseri umani in Hong Kong, rivelo'
perfino un genotipo simile a quello dei virus H5N1 del 1997 (Lin 2000).
Conclusioni
L'importanza dell'influenza aviaria (AI) altamente patogenica come malattia
devastante nel pollame e' aumentata decisamente durante lo scorso decennio.
L'introduzione di virus AI con sottotipo H5 e H7 con bassa patogenicita' (LP) da un
bacino in uccelli acquatici selvatici e' stata alla base di questo processo. Resta da
chiarire se e, in questo caso, perche' e' anche cambiata la prevalenza di LP H5 e H7
nei bacini. Per quanto riguarda lo stato endemico dell'HPAI di discendenza asiatica
H5N1 in popolazioni di pollame domestico nel sud est asiatico, che causa frequenti
riversamenti nelle popolazioni di uccelli migratori, sembra imminente uno
spostamento nel paradigma dell'epidemiologia di HPAI verso endemicita' nelle
popolazioni di uccelli migratori. Questo comporterebbe gravi conseguenze per
l'industria del pollame su scala transcontinentale. I rischi di esposizione per gli
esseri umani sono direttamente collegati all'aumentata presenza in pollame
domestico di virus potenzialmente zooantroponotici.
Con rispetto alla parte aviaria e veterinaria di questa storia, molte domande sono
ancora in attesa di una risposta: