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48   Influenza Aviaria


                           dipendente (RdRp) e' formata da un complesso delle proteine virali PB1, PB2 e PA,
                           e richiede per questo compito RNA encapsidato (RNPs). Successivamente alla
                           traduzione delle proteine virali e all'assemblaggio di nucleocapsidi contenenti
                           l'RNA genomico replicato, la progenie di virioni emerge dalla membrana cellulare
                           nella quale glicoproteine virali sono state precedentemente inserite. La sistemazione
                           delle proteine elicoidali del nucleocapside e dell'involucro virale viene mediata
                           dalla proteina virale matrix-1 (M1) che forma una struttura simile ad un guscio
                           subito sotto all'involucro virale. La riproduzione virale in cellule completamente
                           permissive e' un processo veloce (meno di dieci ore) ed efficiente, sempre che sia
                           presente una  costellazione di geni "ottimale" (Rott 1979, Neumann 2004).
                           A causa della tendenza della RdRp virale a commettere errori e' possibile osservare
                                                                             -5
                           nei virus dell'influenza un elevato tasso di mutazione ≥ 5 x 10  cambi di nucleotide
                           per nucleotide e per ciclo di replicazione, che quindi si avvicina quasi ad un cambio
                           di nucleotide per genoma  per ciclo di replicazione (Drake 1993). Se pressioni
                           selettive (come anticorpi neutralizzanti, legame sub-ottimale al recettore o antivirali
                           di origine chimica) agiscono durante la replicazione virale a livello di ospite o di
                           popolazione, e' possibile che mutanti con un correspettivo vantaggio selettivo (ad
                           esempio evasione della neutralizzazione, unita' di legame al recettore ristrutturate)
                           siano selezionati e diventino la variante dominante nella quasispecie virale in
                           quell'ospite o in quella popolazione.Se determinanti antigenici delle glicoproteine di
                           membrana HA e NA sono interessati a causa di meccanismi guidati da immunita',
                           tale processo (graduale) viene chiamato  antigenic drift (deriva antigenica)
                           (Fergusson 2003).
                           In contrasto,  antigenic shift (spostamento antigenico) denota un improvviso e
                           profondo cambiamento nei determinanti antigenici, ad esempio uno spostamento di
                           sottotipi H e/o N, all'interno di un singolo ciclo di replicazione. Questo accade in
                           una cellula che e' contmporaneamente infetta da due o piu' virus A dell'influenza di
                           sottotipo differente. Dal momento che la distibuzione dei frammenti virali genomici
                           replicati nella progenie di virioni emergenti e' indipendente dal sottotipo che origina
                           ogni segmento, e' possibile che emerga una progenie competente per la replicazione
                           che porta informazione genetica diversa dai virus progenitori (cosiddetti riassortiti)
                           (Webster and Hulse 2004, WHO 2005). Mentre i virus della pandemia influenzale
                           umana del 1957 (H2N2) e del 1968 (H3N2) apparvero chiaramente a causa di
                           riassortimento tra virus umani e aviari, il virus che causo' l'influenza "Spagnola" nel
                           1918 sembra che sia derivato interamente da una sorgente aviaria (Belshe 2005).

                           Ospiti naturali

                           Uccelli acquatici selvatici, in particolare membri dell'ordine Anseriformes (anatre e
                           oche) e  Charadriiformes (gabbiani e uccelli di ripa), sono portatori della intera
                           varieta' dei sottotipi dei virus A dell'influenza, e quindi, molto probabilmente
                           costituiscono la riserva naturale di  tutti i virus A dell'influenza (Webster 1992,
                           Fouchier 2003, Krauss 2004, Widjaja 2004). Mentre si pensa che tutte le specie di
                           uccelli sono suscettibili, certe specie di pollame domestico – polli, tacchini, galline
                           faraone, quaglie e fagiani – sono note per essere particolarmente vulnerabili alle
                           sequele di infezioni.
                           I virus aviari A dell'influenza generalmente non causano malattia nei loro ospiti
                           naturali. Invece, il virus rimane in uno  stato di stasi evoluzionaria, come e'
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