Page 47 - Influenza Report
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il fatto che gli esseri umani non sono completamente refrattari all'infezione con certi
ceppi aviari (Beare and Webster 1991). Nei maiali e nelle quaglie, entrambi i tipi di
recettori sono presenti con maggior densita' il che rende queste specie possibili vasi
contenitori che consentono il rimescolamento dei ceppi aviari e umani (Kida 1994,
Ito 1998, Scholtissek 1998, Peiris 2001, Perez 2003, Wan and Perez 2005).
Figura 1. Sommario delle predilizioni dei recettori dei virus A dell'influenza (basata su dati da
Gambaryan 2005)
Dopo essersi attaccato con successo ad un recettore adatto, il virione viene
internalizzato in un compartimento endosomale usando sia meccanismi clatrina-
dipendenti che indipendenti (Rust 2004). Il virus evade la degradazione in questo
compartimento tramite la fusione delle membrane virali e endosomali: una cascata
di riarrangimenti sterici dellle proteine matrix-1 (M1) e del complesso
omotrimerico delle glicoproteine HA incomincia grazie alla mediazione di un
trasporto di protoni, che avviene nel'endosoma a pH5, attraverso la proteina tunnel
virale matrix-2 (M2). Tutto questo risulta nell'esposizione di un dominio altamente
lipofilico e fusogenico in ognuno dei monomeri HA che si inserisce nella
membrana endolisosomale, iniziando di conseguenza la fusione delle membrane
virali e lisosomali (Haque 2005, Wagner 2005). Successivamente, gli otto segmenti
di RNA genomico virale, protetti da uno strato di proteine (N) del nucleocapside
(complesso ribonucleoproteico, RNP), vengono rilasciati nel citoplasma. Da qui
vengono trasportati al nucleo per la trascrizione di mRNA virali e per la
replicazione del genoma virale utilizzando un processo complesso e delicatamente
regolato da fattori virali e cellulari (Whittaker 1996). L'RNA polimerasi RNA-