Page 15 - Influenza Report
P. 15

Impatto Mondiale   15


                           (come invece furono quelli delle pandemie del 1957 e 1968), ma piu’
                           probabilmente un virus di tipo  completamente aviario che si adatto’ all’ospite
                           umano.


                           1957
                           La pandemia del 1957 fu causata dal virus H2N2, un virus clinicamente piu’ mite
                           rispetto a quello che causo’ la pandemia del 1918. La propagazione fu spesso di
                           tipo esplosivo, ma la mortalita’ fu molto piu’ contenuta. I decessi seguirono un
                           decorso clinico piu’ caratteristico, simile a quello visto nelle epidemie stagionali,
                           con la maggior parte dei decessi in eccesso in infanti e anziani (WHO 2005b). Il
                           rischio piu’ elevato di sviluppare complicazioni polmonari si presento' in pazienti
                           con malattie croniche subalterne e in donne gravide (Louria 1957). L’eccesso di
                           mortalita’ globale durante la pandemia del 1957 e’ stato stimato a 1-2 milioni di
                           decessi.


                           1968
                           Anche la pandemia del 1968 fu una pandemia mite. L’impatto della mortalita’ non
                           fu nemmmeno particolarmente grave in confronto alle gravi epidemie del 1967-
                           1969 (l’ultima epidemia da H2N2) e alle due epidemie gravi del 1975-1976 e del
                           1980-1981 (Simonsen 2004). I decessi sono stimati a circa un milione, e negli Stati
                           Uniti, circa il 50 per cento di tutti i decessi causati da influenza si verificarono in
                           individui di eta’ inferiore ai 65 anni.  Studi siero-archeologici mostrano che la
                           maggior parte degli individui di eta’ uguale o superiore ai 77 anni, presentarono
                           anticorpi H3 prima di essere esposti al nuovo virus pandemico (Dowdle 1999) e che
                           gli anti-H3 anticorpi presenti potrebbero aver protetto gli anziani (eta’ > 77 anni)
                           durante la pandemia H3N2 del 1968.
                           Dal 1968, c’e’ stato un solo caso – nel 1976 – in cui l’inizio di una nuova pandemia
                           fu erroneamente previsto (Dowdle 1997, Gaydos 2006, Kilbourne 2006).

                           Situazione attuale
                           Pandemie di dimensioni notevoli sono accadute durante il corso della storia con una
                           frequenza di 30 anni ed esiste un consenso generale che ci sara’ un’altra pandemia
                           influenzale. E’ impossibile prevedere di quale tipo di influenza sara’ il prossimo
                           virus pandemico. Un possibile candidato e’ il tipo H5N1 dell’influenza aviaria che
                           e’ diventato endemico in uccelli acquatici e in pollame domestico in molte parti del
                           Sud Est Asiatico, e che recentemente si sta diffondendo in Asia, Europa ed Africa.
                           Dati recenti hanno dimostrato che il cambio di soli dieci amminoacidi nelle
                           polimerasi virali distinguono le sequenze del virus del 1918 da quelle dei virus
                           aviari, e che in numerosi casi le stesse  differenze sono state riscontrate in virus
                           altamente patogenetici H5N1 in circolazione (Taubenberger 2005).
                           Al momento, l’influenza aviaria rimane prevalentemente una malattia aviaria,. La barriera
                           interspecie e’ significativa: nonostante l’infezione di milioni di uccelli di pollame distribuiti
                           su grandi aree geografiche per piu’ di due anni, sono stati confermati in laboratorio meno di
                           200 casi in esseri umani (WHO 200601). I primi casi in esseri umani documentati nel
                           1997 (Yuen 1998), coincisero con epidemie nel pollame di influenza aviaria da
                           H5N1 altamente patogenico.
   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20