Page 21 - Influenza Report
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Il virus   21


                           temperature (56°C per 3 ore o 60°C per 30 minuti) e da disinfettanti comuni, come
                           formalina e composti a base di iodio.

                           Trasmissione


                           L’influenza e’ trasmessa principalmente da persona a persona attraverso gocce (di
                           diametro >5 µm) provenienti dalle cavita’ nasali o dalla gola di una persona infetta
                           che tossisce o starnutisce (Figura 6). Le particelle non rimangono sospese nell’aria,
                           ed e’ indispensabile uno stretto contatto (fino a 1-2 metri) perche’ ci sia
                           trasmissione del virus. La trasmissione  puo’ occorrere anche attraverso contatto
                           epidermico o attraverso contatto indiretto con secrezioni dell’apparato respiratorio
                           (toccando occhi, naso o bocca dopo avere toccato superfici contaminate). Individui
                           adulti possono diffondere il virus dell’influenza da due giorni prima a circa cinque
                           giorni dopo l’apparenza di sintomi. I bambini possono diffondere il virus per 10
                           giorni o per periodi piu’ lunghi.






















                           Figura 6. Uno sternuto non bloccato rilascia goccie che contengono
                           da due a cinquemila batteri. Image copyright by Prof. Andrew
                           Davidhazy, Rochester Institute of Technology. Used with
                           permission. (http://www.rit.edu/~andpph)

                           I virus dell’influenza sono usualmente altamente specie specifici e solo raramente
                           causano infezione in altre specie. Questo e’ dovuto a differenze nell’uso di recettori
                           cellulari. I virus dell’influenza aviaria usano come recettori glicoproteine della
                           superficie cellulare che contengono resudui sialyl-galactosyl legati da un legame 2-
                           3, mentre i virus umani si legano a recettori che contengono meta’ sialyl-galactosyl
                           legate in posizione terminale 2-6. Per far si’ che un virus aviario possa essere
                           facilmente trasmesso tra individui, e’ necessario che acquisti la capacita’ di legarsi
                           a cellule che presentano i recettori 2-6 in modo da poter accedere al citoplasma e
                           replicarsi.
                           Anche se e’ noto che singole sostituzioni amminoacidiche possono alterare
                           drasticamente la specificita’ per il recettore nei virus aviari H5N1 (Gambaryan
                           2006), per il momento non sono note le mutazioni che sono necessarie per fare che
                           il virus H5N1 sia trasmissibile con facilita' e continuamente fra individui, ma e’
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