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Periodo pandemico   131


                           Profilassi mirata geograficamente e misure di distanza
                           sociale

                           Sono a disposizione modelli per stimare la morbidita' e la
                           mortalita' associate con l'influenza. Bisogna pero' ricordare che i
                           modelli correntemente usati per le nazioni sviluppate non sono
                           utili per i paesi in via di sviluppo.

                           Dopo avere applicato un modello di simulazione della trasmissione
                           dell'influenza nel sud est asiatico, e' stato suggerito che
                           l'eliminazione di una pandemia nascente potrebbe essere possibile
                           usando una combinazione di profilassi mirata geograficamente e di
                           misure di distanza sociale, questo se il numero di base di
                           riproduzione del virus R 0  e' inferiore a 1.8 (Ferguson 2005). Il
                           numero di base di riproduzione R 0  (Anderson 1992)   quantifica la
                           trasmissibilita' di un qualunque patogeno ed e' definito come il
                           numero medio di casi secondari generato da un caso primario
                           tipico in una popolazione interamente suscettibile. Una malattia
                           puo' essere diffusa se R 0 >1, ma se R 0 <1 le catene di trasmissione
                           si estingueranno in modo inevitabile. Di conseguenza, lo scopo
                           finale delle politiche di controllo e' di ridurre R 0  a livelli inferiori a
                           1. Tuttavia, da questo modello di simulazione, Ferguson concluse
                           che per ottenere un'alta probabilita' di successo e' necessario
                           soddisfare un numero di criteri chiave: (1) rapida identificazione
                           dei gruppi di casi originali, (2) identificazione dei casi rapida ed ad
                           elevata sensibilita', e rapido inizio del trattamento di gruppi mirati,
                           (3) effettiva distribuzione del trattamento alla stragrande
                           proporzione della popolazione designata, (4) scorte sufficenti di
                           farmaci, (5) cooperazione della popolazione con la strategia di
                           contenimento e, in particolare, con le misure di distanza sociale
                           introdotte, (6) cooperazione internazionale per lo sviluppo di
                           politiche, di sorveglianza dell'epidemia e di implementazione della
                           strategia di controllo. Un contenimento di successo e' poco
                           probabile se R 0  e' maggiore di 1.8 per il ceppo pandemico.

                           E' stato suggerito, in un modello stocastico di simulazione
                           dell'influenza che usa un approccio simile (Longini 2005), che la
                           combinazione di profilassi antivirale mirata, prevaccinazione e
                           quarantina potrebbero contenere ceppi con R 0  con valore fino a
                           2.4. Infatti, il WHO ha accettato entrambe le pubblicazioni sui
                           modelli di risposta menzionati sopra (WHO 2005g). Esistono
                           comunque argomentazioni critiche dei modelli di simulazione. Per
                           esempio, e' stato notato che l'articolo di Longhini assume che
                           l'oseltamivir sia utile in una pandemia, ma l'oseltamivir potrebbe
                           non essere effettivo contro tutti i nuovi ceppi di virus influenzale
                           aviario (Chung 2005). In aggiunta, l'oseltamivir si e' rivelato
                           ineffettivo nel 50% dei pazienti in Tailandia (Fergusson 2005). E'
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